Tyler Robinson: un killer da serie tv
Tyler Robinson, il ventiduenne reo confesso dell’assassinio di Charlie Kirk, è un assassino. Punto.
Donald Trump ne ha chiesto la pena di morte, perché negli Stati Uniti per legge si possono possedere armi capaci di uccidere e per legge lo Stato può uccidere come massima pena.
E di queste prassi mortali gli States sono talmente pregni che nessuno si sta accorgendo che si tratta di due facce della medesima medaglia… ma tant’è.
Ci si concentra invece su un “Bella Ciao” inciso sulle pallottole, come se non fosse chiaro che, vista l’età, Tyler Robinson deve essere un gran amante della serie streaming “La Casa de Papel” ovvero “La Casa di Carta”.
A meno di pensare, come certa destra va cianciando, che Tyler Robinson, il ventiduenne Tyler Robinson, fosse un militante comunista pronto a immolarsi per la lotta di classe. Sorvoliamo che è meglio.
Tyler Robinson è una persona poco equilibrata alla quale lo Stato ha messo in mano un’arma. Un’arma che ha usato.
Non è, insomma, un eroe per nessuno, non è parte di un’organizzazione politica… è soltanto un uomo solo con la pistola e che da solo ha maturato il folle proposito di, la pistola, usare.