Noi “moscerini” verso Gaza.
La nave da guerra romena è ormeggiata al porto di Catania. La città si è svegliata e se l’è ritrovata lì.
È la fregata Regina Maria, da alcune settimane comando dell’operazione “Sea Guardian” della NATO.
Per un caso è stata ormeggiata sostanzialmente dietro l’imbarcazione di Emergency e la nave, con tatuata sul fianco una frase di Gino Strada, è diventata subito piccola.
Quel che fa un po’ impressione è che prima dell’arrivo della Fragata militare, l’imbarcazione di Emergency ci sembrava davvero gigantesca ed era la più grande rassicurazione per chi sta andando a Gaza.
Almeno per noi, piccole “zanzare” in navigazione. La nave da guerra, dimensionalmente, ci ha resi moscerini. Dimensionalmente.
Per un cambio ormeggio, mi sono trovato a “tagliare”, da parte a parte, il porto e il passaggio al traverso della fregata romena è durato tanti secondi, così tanti da farne minuti.
E al di là del fatto che non sai, non lo sappiamo, se la Regina Maria è amica o indifferente spettatrice del nostro andare a Gaza, è indubbiamente un memento di quanto è grossa una nave da guerra, di quanto piccoli siano noi.
Fa paura?
Volete la verità? Sì, lo fa.
Poi però per destino di navigazione, dopo la Regina Maria, incroci la Life Support di Emergency e la sua scritta - citazione di Gino -: «I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi».
E allora tutto cambia dimensione e l’enorme fregata militare diventa subito piccola. La nave rossa è bianca di Emergency enorme. E il viaggio verso Gaza per rompere l’assedio diventa la sola rotta da percorrere.
I moscerini… provate a fermarlo uno sciame di moscerini. Una Flotilla di moscerini.