Milano, tuta d'ora e piscinina
La città che sopportato l'espulsione degli altri prima di noi.
Come ha fatto la città di Milano a diventare la città per ricchi e per super-ricchi proprio durante il governo di Giuliano Pisapia e Beppe Sala, ovvero del governo della sinistra?
Siccome siamo milanesi da mezzo secolo, sappiamo che la verità è che Milano è sempre stata la città della ricchezza, più o meno distribuita, e che la verità è che la politica, neppure quella degli ultimi due mandati amministrativi, ha saputo gestire questo fenomeno.
Non riuscendo insomma ad arginare non l’arricchimento - nessuno pensa che una città debba restare povera - bensì l’espulsione sistematica di chi ricco o super-ricco non è.
Quel che è in discussione è una visione della società e la sinistra, per generosità ci mettiamo dentro pure Beppe Sala, non ha saputo formularne una sua.
Tanta responsabilità va ovviamente al PD, che spesso non sa essere né carne né pesce, ma altrettanta responsabilità va a noi che abbiamo visto l’espulsione - per renderla accettabile chiamata “gentrificazione” - senza dire nulla o cominciandone a dire solo quando ha cominciato a interessarci. Quando gli espulsi abbiamo cominciato a diventare noi.
In una progressione che tanto ricorda quella di Martin Niemöller:
«Prima vennero a prendere i comunisti
e io non dissi nulla perché non ero comunista.
Poi vennero a prendere i socialdemocratici
e io non dissi nulla perché non ero socialdemocratico.
Poi vennero a prendere i sindacalisti
e io non dissi nulla perché non ero sindacalista.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e io non dissi nulla perché non ero ebreo.
Poi vennero a prendere me
e non c’era rimasto nessuno a protestare».
È di un po’ di tempo fa la notizia della vendita di un appartamento in via dell’Orso a Milano per 24 milioni di euro.
Negli anni Settanta un insegnante, con il suo stipendio di un anno, poteva lì acquistare dieci metri quadri, oggi, con dodici mensilità, farebbe fatica a comprare un metro quadrato.
Si dirà che era mezzo secolo fa. Il caso vuole che io proprio lì vivessi tre lustri fa. E, pur tirando un po’ la cinghia, fosse fattibile per una coppia normale.
Tre lustri fa, proprio quando iniziava il governo Pisapia… così, per dire.



