Lo Stato di Palestina che Israele non vuole
Dove si trova la Palestina? Va bene, là… ma là dove?
In realtà giusto a fianco di Israele. È lì da sempre: nel senso che Palestina, la parola, deriva dal termine egiziano “peleset”, che per alcuni significa Filistei e per altri è come i Filistei chiamavano loro stessi.
Lo so che c’è la parola ebraica “peleshet”, che significa la stessa cosa, ma la prima volta che è stata scritta era in egiziano ed era nella città di Medinet Habu, sotto il regno di Ramses III, più o meno nel 1150 avanti Cristo.
I Filistei, ovvero “popolo del mare”, erano organizzati in città-stato, cinque: Ashdod, Ashkelon, Ekron, Gath e, indovinate?, Gaza.
Palestina, storicamente è quella cosa là.
Lo Stato di Palestina esiste dal 15 novembre del 1988, la proclamò Yasser Arafat.
Il blocco sovietico la riconobbe subito.
Dal 29 novembre 2012 lo Stato di Palestina è “Stato osservatore non membro” all’ONU. Status che divide con la Santa Sede.
Con la Francia saranno 146 i Paesi membri delle Nazioni Unite che avranno riconosciuto lo Stato di Palestina. Resteranno invece 47 quelli che non la riconoscono.
Una minoranza, che comprende anche l’Italia e che ovviamente comprende anche Israele, che non riconosce e non vuole il riconoscimento internazionale della Palestina.
Pare che il ministro degli esteri Tajani abbia detto che l’Italia non riconoscerà lo Stato di Palestina finché lo Stato di Palestina non riconoscerà Israele.
Lo so, ho appena scritto che Israele non riconosce lo Stato di Palestina. Ma questo, Tajani, mi sa che non lo sa…
…chissà se sa che a Gaza sono già stati uccisi, da Israele, 60 mila palestinesi? Essere cittadini di uno Stato riconosciuto, non è – evidentemente – precondizione necessaria a essere massacrati.