Li abbiamo uccisi anche noi
Due palestinesi disarmati giustiziati da soldati israeliani. L’Italia, con le sue forniture militari, è loro complice.
Ci sono immagini che non ti danno scampo. Che, volente o nolente, devi decidere da che parte stare. Dico di più: non riesci a non deciderlo.
Così succede guardando il video che mostra soldati israeliani che, giovedì scorso in Cisgiordania, giustiziano sommariamente due palestinesi che, disarmati, a loro si erano arresi. I due avevano pure alzato le magliette per mostrare che non avevano esplosivo o altro. Si erano consegnati.
Il capo del manipolo israeliano impartisce loro un ordine, loro ubbidiscono. Forse pensano qualcosa, ma forse neppure un pensiero completo. Un improvvisato plotone di esecuzione li giustizia.
Scene di guerra, si dirà. Scene già viste, si dirà. Invece no. Scene inedite che ci sono arrivate solo perché dei giornalisti, non visti, tutto questo hanno filmato rendendo impossibile la solita storiellina della mia versione contro la tua, messa in scena a ripetizione dal governo di Benjamin Netanyahu.
Cosa c’è di più disumano e vigliacco che uccidere due persone che si sono arrese? Di più disumano c’è quando uno stato, quello di Israele in questo caso, difende i suoi militari. In questo caso lo ha fatto con il solito ministro Ben-Gvir, che a proposito ha dichiarato: «i terroristi devono morire».
La guerra ha, incredibile a dirsi, le sue regole e chi non le rispetta è un criminale di guerra. E lo Stato che fa scudo ai criminali di guerra è criminale a sua volta.
Non che avessimo grandi dubbi, ora però ne abbiamo la conferma. Così come abbiamo la conferma che l’Italia, che con la sua Leonardo continua a ottemperare a contratti di forniture belliche, di questi criminali di guerra è consapevole complice.




Rieccoci. Dalla parte degli aguzzini nazisti. Questa volta portano la kippah.
Visto in tv, una vera esecuzione da brividi. Intanto nel mondo, non si muove foglia. Fino a quando non capita a noi.🤮