Gabriella Greison, l’ottima scrittrice e divulgatrice scientifica, ha le tette.
Non le ha solo lei, più di metà degli italiani le hanno simili alle sue: sono le italiane, la metà maggiore della nostra popolazione.
Eppure è accaduto che per giorni si è parlato delle tette di Gabriella Greison: «cos’hanno di particolare?», giustamente vi chiederete. Saranno bellissime? Bruttissime? Particolarmente originali nella forma o nel colore?
No, il problema è che ci sono e non sta bene. Se una persona parla di scienza, tanto più se è donna, le tette le deve coprire, nascondere, celare, comprimere, cancellare.
Perché? Perché altrimenti potrebbe anche succedere che qualcuno si accorga che la persona che parla di scienza, di fisica quantistica, di biografie, di scienziati illustri, sia una donna.
Hedy Lamarr, avete presente? Forse no. Beh, se lei e la sua invenzione, ovvero il “frequency hopping”, non ci fossero state: niente WI-FI, bluetooth, telefoni cellulari e GPS.
Per questo, tardivamente, è nella National Inventors Hall of Fame.
Ma se cercate in rete, scoprirete che era pure una delle attrici più belle del mondo, che aveva le tette e che le mostrava al mondo intero.