Le notizie di Natale
È Natale e anche le notizie vanno in vacanza.
Le cose capitano e continuano a capitare, ma vuoi per i palazzi della politica che si svuotano, vuoi per i giornalisti che vanno in vacanza, fatto sta che i giornali si trovano un sacco di buchi da riempire e li riempiono con gli stupri.
Non perché nel resto dell’anno non ci siano, bensì perché nel resto dell’anno non gliene frega nulla a nessuno.
Nella scala della rilevanza delle notizie, violenze sessuali e femminicidi, riescono a battere solo le morti bianche sul lavoro: quelle, si sa, non fanno un click, a meno che non sia strage. Ma strage vera.
Nelle scorse ore hanno guadagnato le home page uno stupro di gruppo fatto da minorenni, tipo undicenni: vittima un loro coetaneo e compagno di scuola.
Poi il docente universitario che metteva la droga nella minestra e poi abusava della sua commensale.
Infine il diciannovenne che nel milanese individuava le sue vittime in metrò, quindi le inseguiva in monopattino e le stuprava appena passavano l’uscio del palazzo di casa.
Uno specchio di cosa, noi uomini, siamo e di quanto poco si stia facendo per fare in modo che l’immagine nello specchio muti.
Tranquilli, presto le vacanze finiranno e gli stupri torneranno a essere invisibili.



