La mattanza degli "invasori"
Bisogna far veramente schifo per iniziare, come tanti hanno iniziato la notizia, con lo scrivere che «i migranti irregolari verso l’Europa sono calati del 25%».
Se il nostro cinismo non avesse raggiunto i livelli che ha raggiunto, il titolo dovrebbe essere che “Anche quest’anno quasi duemila persone hanno perso la vita cercando di venire nella nostra impunita Unione Europea”.
In calo, i morti, di un paio di centinaia di persone? E chi lo sa se è davvero così?! I morti in mare spesso non galleggiano e quindi la sola cosa che possiamo dire con certezza è che un po’ più di 1.700 - 1.700 tra bambini e donne e uomini - sono sicuramente morti.
Ma veniamo all’altro dato, quello che in tanti stanno già strombazzando, “gli arrivi irregolari sono stati 166.900”. In calo, appunto. In calo ovunque tranne - indovinate? - quelli verso l’Italia, che sono aumentati.
Arrivi per il 90% dalla Libia. Da quel Paese di delinquenti che noi foraggiamo lautamente affinché ci facciano da gendarmi di frontiera. In realtà: torturatori e assassini. Peraltro dal destino impunito, almeno è sicuramente così quando “sventurati” finiscono - come Almasri - da noi arrestati. Di solito, infatti, li rispediamo in patria - la loro - con volo di Stato - il nostro.
C’è un fallimento umano, e sono le migliaia di morti. Poi c’è un fallimento disumano, quello di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e compagnia cantando, che hanno vinto le politiche promettendo ai loro elettori che avrebbero fermato l’ondata, anzi “l’invasione”, a ogni costo. I costi economici sono abnormi, quelli di vite di bambini, donne e uomini lo sono ancora di più.
Unico “conforto” - per loro - Donald Trump che dice e fa dire al suo Dipartimento di Stato, che siamo sulla strada giusta. E se lo dice l’amico - loro amico - americano…



