Il giorno prima
Soldi e soldati, è per questo motivo che Giuseppe e Maria sono arrivati a Betlemme, in quella grotta dove tra poco la Madonna partorirà.
Dunque, l’imperatore Ottaviano Augusto - un vero fissato sulla modernizzazione scientifica della pubblica amministrazione - decide di fare un censimento: in sostanza vuole sapere quanti soldi di tasse può incassare Roma e quanti uomini abili alle armi può vantare.
Il casino è che il censimento non si fa dove vivi se il caso vuole che tu possegga dei beni, per esempio delle terre, in un altro posto. Insomma diventa “l’altro posto” quello in cui ti devi recare.
Giuseppe ha delle cose ereditate, è di Betlemme, come lo è mezzo mondo, quindi lì tocca andare.
Non è un’opzione. I romani la prendevano malissimo se non ti presentavi al censimento: perdevi tutto, potevi essere imprigionato e sicuramente le buscavi. Ah, dimenticavo: e non c’erano Santi o scuse che tenessero.
Maria è incinta. Il viaggio non è una passeggiata. Centocinquanta chilometri buoni. Con il pancione, sopra un asino, dieci giorni tutti.
La coppia pianifica. Non si può rischiare il parto per strada, che poi si rischia di non arrivare per tempo e quindi: prima si parte, meglio è. E i due partono.
Quando arrivano non lo sappiamo bene, ma sappiamo che non è una roba: arriva e partorisce. C’è un tempo.
Betlemme era affollata come Dio solo sa. Ma Giuseppe oltre a pezzi di terra, ha parenti. E vanno dai parenti. La casa tipica era fatta così. Sopra abitazione, sotto stalla, che poi era una grotta scavata nella roccia.
Il classico delle case rurali, che sotto ci sono gli animali, che un po’ danno latte e quelle cose lì, un po’ riscaldano.
Stessa roba delle villette con sotto il box, quel che cambia sono solo gli animali, che ora sono cavalli motore.
I parenti di Giuseppe danno la stalla alla coppia. Che non era una mancanza di delicatezza, anzi: il contrario.
Nella stalla la coppia aveva la sua intimità, uno spazio suo e senza tutto il caos del piano di sopra.
È il 24 dicembre, il resto lo sappiamo… buona vigilia.



