Quanti bambini stiamo ammazzando? Qualcuno sta tenendo il conto?
Gli ultimi due, qualche ora fa al largo di Lampedusa.
È l’ennesima storiaccia. Barchino con un centinaio di persone a bordo avvistato, poi nulla. Solito rimpallo tra Italia e Malta: vai tu, no io non vado, vai tu. E nel frattempo le persone annegano.
Bastavano tre ore per salvare i due bambini e non solo loro, ma a noi dei bambini migranti non ce ne frega nulla.
Con un cinismo con pochi paragoni, la nostra destra di governo - quella guidata da “sono donna”, “sono mamma” - chiama repentinamente bambino l’incontro tra un ovulo e uno spermatozoo, crea cimiteri pure per i feti degli aborti spontanei, ma dei piccoli migranti, quelli nati e che respirano - siccome non hanno passaporto italiano - se ne sbatte il culo.
Mentre noi non facevamo nulla, una nave mercantile, la Port Fukuka, ha fatto quel che bisognerebbe tutti fare: ha salvato i naufraghi.
Non si tratta di un’imbarcazione adatta. I mercantili sono enormi e quindi nel cercare di trarre in salvo gli occupanti di una carretta del mare, rischiano di contribuire ad affondarla.
La nave veloce Aurora, quella dell’ONG Sea Watch, era pronta a intervenire, ma le autorità italiane l’hanno trattenuta in porto.
Perché? Il motivo non detto, secondo l’organizzazione non governativa, è che «I naufraghi sono ancora sul mercantile e le autorità italiane stanno facendo di tutto per impedire loro di raggiungere l'Italia. C'è il pericolo imminente che la cosiddetta Guardia costiera libica li rapisca e li porti in Libia: verso tortura e morte. È inaccettabile».
E ora, italiani, vergogniamoci un po’.
Ps: i minori migranti morti nel Mediterraneo sono più o meno 4 mila negli ultimi 10 anni. Lo so che a Gaza ne sono stati uccisi quattro volte tanti, ma il fatto che Benjamin Netanyahu sia riuscito ad essere più letale di noi, non ci assolve.