Giorgia Meloni e l’acqua calda
«Israele ha superato i limiti a Gaza. La Russia ha calpestato il diritto».
Sono questi i due concetti chiave dell’intervento alle Nazioni Unite di Giorgia Meloni. Discorso che potrebbe essere tranquillamente intitolato: “Il discorso dell’acqua calda”.
Giorgia sostanzialmente non ha detto nulla, nulla che non sia tardivo di anni.
Israele aveva superato ogni limite già nel 2023, la Russia il diritto internazionale lo aveva bello che calpestato già il 24 febbraio 2022.
Si sarebbe tentati di dire “meglio tardi che mai”, se non fosse che evidentemente afflitta da sdoppiamento della personalità, Giorgia nella stessa giornata è riuscita anche ad attaccare la Flotilla e a continuare a confermare nella sua maggioranza il putiniano Matteo Salvini.
Potremmo finirla qui, se non fosse che Giorgia Meloni all’ONU un terzo concetto ha espresso: “i giudici sono cattivi e politicizzati”.
E se ci si sorprende che all’ONU questo Meloni dica, vuol dire che non ci si è accorti che pappagallescamente Giorgia sta ripetendo al mondo quel che il suo grande protettore - Donald Trump - dalla Casa Bianca va berciando.
Neri non per caso.