Donald Trump è il Marchese del Grillo e non non siamo un...
L'UE e neppure l'Ucraina dovrebbero partecipare al vertice con Vladimir Putin: perché da tempo «non siamo un cazzo»
«Mi dispiace, ma io so’ io, e voi non siete un cazzo!».
È la battuta mitica del Marchese del Grillo o, se preferite, di Donald Trump.
Che, è bene specificarlo, al contrario dell’inarrivabile Alberto Sordi, non fa ridere proprio per nulla.
Ciò detto è indubbio che - vuoi per i dazi, vuoi per Gaza, vuoi ora per dare uno stop alla guerra seguita alla russa invasione dell’Ucraina - Donald come un Marchese del Grillo antipatico si sta comportando.
E quel che fa davvero impressione è che per ora questa sua politica lo sta premiando.
A volte rumoreggiano, ma in fondo, negli atti europei - cioè nostri - e negli atti degli altri Paesi, gli stiamo dando ragione e nei fatti alimentando il suo delirio di onnipotenza: che non a caso sta avendo un’escalation dall’ignoto punto d’arrivo.
Certo, viceversa, si potrebbe pensare che l’invasione ordinata da Vladimir Putin dell’Ucraina sia conseguenza diretta dell’espansionismo imperialista nord americano e che, di conseguenza, la pace non possa che essere siglata da Trump e non dai burattini che dagli Stati Uniti sono stati manovrati - vedi l’Unione Europea e i Paesi NATO -, o sacrificati: l’Ucraina.