Chi stupra davvero in Italia
Ogni giorno cento donne subiscono stupri o tentativi: nove su dieci restano senza denuncia.
Dello stupratore seriale, scusatemi se non mi trincero dietro formule di paraculo garantismo, che ha violentato due donne a Roma - prima una quarantaquettrenne e poi una sessantenne - non conosciamo l’identità.
È mantenuta celata: sappiamo però che aveva un permesso di soggiorno essendo un migrante cui è stato riconosciuto lo status di protezione internazionale.
Questo, ovviamente e scontatamente, ha dato il destro alle solite accuse riguardo all’identità degli stupratori, che ci piacerebbe fossero per lo più non italiani.
C’è pure chi ha tirato fuori i dati Istat che nel 2022 evidenziavano che su circa 5.700 persone denunciate o arrestate per violenza sessuale, 3.300 erano italiani e 2400 stranieri.
Una tale presentazione dei dati, fatte le debite proporzioni, dimostrerebbe secondo molti una propensione etnica o culturale allo stupro.
Ma la verità è diversa: l’indagine Istat 2014 “Violenza contro le donne” - purtroppo altre dopo non ne sono state fatte - racconta infatti un quadro assai diverso: solo il 12 per cento degli stupri viene denunciato e solo l’8 per cento dei tentati stupri viene denunciato.
Come dire: del 90 per cento, cioè quasi tutte le violenze sessuali, non sappiamo nulla.
Il report un’altra cosa evidenzia: solo il 4,4 per cento delle donne vittime di stupro da parte di un italiano non partner sporge denuncia. Se l’autore è straniero, la percentuale sale al 24,7 per cento.
A questo si aggiunge un’altra verità statistica: l’11,4 per cento delle donne italiane vittima di violenza denunciano, contro il 17 per cento delle donne straniere.
Il quadro, comunque la si voglia vedere, è desolante perché significa che almeno cento donne ogni giorno vengono stuprate o qualcuno tenta di violentarle. Dieci di loro o poco più se la sentono di sporgere denuncia.
E chi tenta di violentarle o stuprarle è per la stragrandissima maggioranza italiano.
È una piaga sociale e noi, al di là di tanti proclami, non ce ne stiamo occupando. Non ce ne stiamo occupando affatto.