Chi ha attaccato la Flotilla? Chiedetelo a Israele
Giuro! Antonio Tajani, il coso degli esteri - chiamarlo ministro proprio non riesco - del governo di Giorgia Meloni, ha mandato una nota a Benjamin Netanyahu chiedendo che: «qualsiasi operazione affidata alle forze armate israeliane - per fermare la Flotilla - sia condotta in conformità con il diritto internazionale e il principio di assoluta cautela».
Avete letto bene: “in conformità con il diritto internazionale”.
Il Coso, insomma, non si deve essere accorto che Bibi, l’amico di Giorgia (Meloni) e Matteo (Salvini), del diritto internazionale ha fatto carta igienica e ne sta facendo l’uso che della carta igienica normalmente si fa.
Nel farlo, per altro, ha ammazzato ormai più di sessantamila persone, ovviamente sempre all’insaputa di Toni Tajani che chiede all’assassino Benjamin Netanyahu di adottare un “principio di assoluta cautela”.
Crosetto, nel frattempo, ha inviato una nave da guerra a tutelare la Flotilla. E se state pensando che finalmente l’Italia si stia muovendo, vuol dire che non avete fatto mente locale sul fatto che, nel frattempo, la Flotilla è stata bella che attaccata a colpi di droni, con danni e rischi conseguenti.
Ora, per un momento, immaginate se invece che equipaggi di italiani, spagnoli e svedesi, a bordo ci fossero stati degli statunitensi: secondo voi Trump avrebbe mandato una barchetta o avrebbe mosso mezza marina con portaerei al seguito?
Mistero - sai poi che mistero - su chi abbia attaccato la Flotilla. Come se sulla Flotilla non ci fosse ogni occhio possibile. Verrebbe quasi da chiedere aiuto agli israeliani, che hanno degli strumenti così all’avanguardia… che sembra quasi che glieli abbiamo venduti noi.