Antisemiti per legge
La Lega tenta il colpaccio: imbavagliare la legittima contestazione a Israele. Prove tecniche.
David Grossman è antisemita, Liliana Segre è antisemita e Anna Foà manco a dirlo. E neppure sto a elencare Gad Lerner, Moni Ovadia o quel pericoloso antisemita di Carlo Rovelli. Non vi dico poi quanto antisemita sia Simon Levis Sullam. Ovviamente, non mi sottraggo alle mie responsabilità, anche io sono antisemita.
Ovviamente nessuno di quelli qui sopra sono antisemiti, me compreso: però tutti hanno un tratto comune, sono fortemente critici, anzi aspramente condannano il criminale Benjamin Netanyahu e l’azione stragista che il suo governo sta facendo. La dico meglio: si oppongono con forza all’azione omicida che Israele sta facendo a Gaza.
E quindi? Quindi i fascioleghisti stanno colpendo ancora: lo hanno fatto depositando un disegno di legge che adotta la definizione di antisemitismo proposta dall’IHRA, l’International Holocaust Remembrance Alliance ovvero Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto.
Cosa prevede questa definizione? Un sacco di cose, ma tra queste quelle che interessano a noi sono che definisce antisemita: 1 - L’equiparare la politica israeliana a quella nazista; 2 - il negare il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico sostenendo, ad esempio, che lo Stato di Israele sia un “progetto razzista”.
Chi ha detto che tutto questo è una stronzata? L’elenco è lungo, tra questi: E. Tendayi Achium, relatrice speciale ONU sui diritti umani; 128 accademici di fama internazionale, molti dei quali ebrei e studiosi di antisemitismo, che hanno firmato un appello alle Nazioni Unite, sostenendo che l’adozione della definizione IHRA mira a screditare e silenziare critiche legittime alle politiche del governo israeliano; poi un po’ di organizzazioni per i diritti dell’uomo come Human Rights Watch, Amnesty International e l’israeliana B’Tselem.
Già perché anche in Israele questo codice pare solo un modo per censurare chi si oppone al governo di ultradestra di Netanyahu, così la pensano l’ex presidente della Knesset Avraham Burg, lo storico Ilan Pappé e poi Neve Gordon, Ariella Azoulay, Shlomo Sand, Gideon Levy, Amira Hass e potrei continuare con nomi che però da noi dicono poco o nulla.
La questione mediorientale, l’eccidio di Gaza, sono una cosa seria che solo delle persone disdicevoli possono usare come cavallo di troia per introdurre in Italia un’altra norma liberticida e evidentemente anticostituzionale.
Ho scritto “un’altra” perché seguirebbe di qualche mese l’odioso “Nuovo Decreto Sicurezza”.
L’odor di fogna, fogna nera, nel nostro Paese è sempre più marcato, è sempre più asfissiante.